Pflueger Patriarch
(spinning)
(spinning)
Presentato all'ICAST del 2010 il Patriarch è il top di gamma della Pflueger sia nella gamma spinning che in quella casting. Entrambi sono mulinelli eccezionali, diciamolo subito, degni concorrenti di prodotti più noti e blasonati. Soprattutto per la fascia di prezzo in cui sono stati collocati (meno di 200 euro).
Ho testato entrambi, ma oggi voglio parlare del modello da spinning.
Il Patriarch è disponibile in quattro diverse taglie, tutte adatte anche al salt water, dal più piccolo 9525X da 195 grammi (0.16mm/100m) adatto allo spinning ultra light con trecciati sottili fino al più grande e “corpulento” 9540X (0.26mm/155m) .
Forse non tutti conoscono la Pflueger, ma scommetto che in tanti conoscono la Mitchell, che ha deciso di travestire un paio di Pflueger immettendo sul mercato il Mag Pro Lite ed il Mag Pro, o la Shakespeare per cui la Pflueger costruisce alcuni modelli.
Parliamo di un mulinello fatto a regola d’arte e abbastanza leggero, solido, affidabile e incredibilmente fluido, dotato di una componentistica di qualità e di ottimi materiali come carbonio e titanio.
Il design è accattivante. La manovella è in carbonio con impugnatura in EVA, di una lunghezza perfettamente indovinata e l’uso del carbonio, oltre che alleggerire il tutto, rende il look del Patriarch un po’ più “cattivo”, il che non guasta. Ha qualcosa nelle rifiniture e nell’aspetto che ricorda una muscle car americana. Roba da duri.
Il corpo, il rotore e le placche laterali sono in magnesio, e la bobina in allumino con mandrino anch’esso in carbonio, bellissimo anche solo da vedere. L’archetto invece è in alluminio, massiccio e sovradimensionato, e scatta in posizione di chiusura appena si sfiora la manovella, mentre il guidafilo è in titanio.
La bobina è capiente e si imbobina bene, spire ordinate che garantiscono discreti risultati in fase di lancio. La frizione poi è spettacolare, e va dalle 8 libbre del 9525X alle 16 del 9540X. Precisa e regolabile, in carbonio di alta qualità.
Se la fluidità lascia piacevolmente impressionati, la frizione è ancora meglio. In pesca la si trova subito e si regola perfettamente, e con estrema precisione. Non cede un millimetro di lenza più del necessario, ed è pronta e infallibile. Anche pescando con diametri sottili si ha la certezza di essere supportati da una frizione che permette di trarre il massimo dal monofilo o dal trecciato scelto.
I cuscinetti sono ben 9+1 per l’antiritorno, in acciaio inossidabile.
Nel complesso è adeguatamente ergonomico e ben bilanciato, comodo anche per lunghe sessioni di pesca e di un peso ottimale. La velocità di recupero è 5.2:1 per tutti i modelli. Il controllo sull’artificiale è diretto. Per il rock fishing, e soprattutto uno spinning medio o leggero in acqua dolce, magari trote e back bass, credo che in questa fascia di prezzo non ci sia nulla di paragonabile a questo gioiellino. E neppure nelle fasce di prezzo subito superiori è molto facile trovare di meglio, ammettiamolo.
Quello che proprio non mi piace è dover svitare ed estrarre la manovella per poterlo riporre nell’elegante custodia di cui è fornito. Ma con un po’ di cautela si può tranquillamente evitare di far entrar polvere negli ingranaggi o di perdere la manovella.
Nessun commento:
Posta un commento